Nel corso della cerimonia al Quirinale per il conferimento del Premio Roberto Burgio del 15 settembre scorso, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto al centro del suo intervento il valore della pediatria, il diritto alla salute dei più piccoli e il ruolo decisivo delle vaccinazioni.
L’eredità di Roberto Burgio e la funzione dei pediatri
Mattarella ha ricordato la figura del professor Roberto Burgio, insigne pediatra e accademico, definendolo un «luminare palermitano» che ha saputo coniugare rigore scientifico e sensibilità sociale. Citando la sua visione, il Presidente ha sottolineato come i pediatri rappresentino una vera e propria «antenna sociale», capaci di cogliere i bisogni della società attraverso la cura dell’infanzia.
Tra le battaglie più significative di Burgio vi fu il sostegno deciso alle vaccinazioni pediatriche, strumenti fondamentali – ha ricordato Mattarella – per garantire la crescita in salute delle nuove generazioni e consolidare i progressi ottenuti in Italia e in Europa nella tutela dei bambini.
La Costituzione e il dovere della Repubblica
Il Capo dello Stato ha richiamato l’articolo 31 della Costituzione, che impegna la Repubblica a proteggere l’infanzia e a favorire gli istituti necessari per garantirne il benessere. «Questo Premio – ha osservato – rappresenta un’esortazione a non attenuare l’impegno, perché il futuro del Paese si realizza attraverso i bambini».
Bambini vittime di guerre e crisi umanitarie
Mattarella ha poi rivolto lo sguardo oltre i confini nazionali, denunciando le drammatiche condizioni in cui vivono milioni di bambini nel mondo. Ha ricordato i piccoli uccisi o rapiti nei conflitti, come in Ucraina o in Medio Oriente, e quelli che soffrono fame e denutrizione in aree segnate da povertà e mancanza di assistenza sanitaria.
«Oltre duecento milioni di bambini nel mondo – ha sottolineato citando i dati di Unicef e OMS – sono affetti da malnutrizione o denutrizione cronica. È un peso di inciviltà insostenibile per la comunità internazionale».
Scienza, solidarietà e futuro
Il Presidente ha infine invitato a riflettere su una contraddizione: il rapido progresso scientifico e tecnologico da un lato, e dall’altro la realtà di milioni di bambini senza accesso a cure e alimentazione. «Quale futuro sta predisponendo per sé l’umanità?», si è chiesto.
Il messaggio di Burgio – ha concluso Mattarella – rafforza l’attesa che la comunità internazionale ritrovi le ragioni della solidarietà, perché la salute e i diritti dei bambini non siano mai messi in secondo piano.